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SUPERBONUS E TUTTE LE ALTRE DETRAZIONI
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Il Superbonus è un’agevolazione che si rivolge ad interventi di efficientamento energetico (Ecobonus), antisismici (Sismabonus) e di installazione di impianti fotovoltaici e colonnine elettriche, prevista dal Decreto Rilancio che è aumenta al 110% l’aliquota di detrazione dei costi sostenuti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022. Per le spese sostenute nel 2023 la detrazione diventa del 90%, per le spese sostenute nel 2024 diventerà del 70% e per le spese sostenute nel 2025 scenderà al 65%.

Numerose le novità introdotte, tra cui la possibilità di beneficiare di un contributo anticipato (uno sconto dal fornitore di beni e servizi) in alternativa alla fruizione diretta della detrazione. 

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I vantaggi del superbonus

La detrazione denominata “Superbonus”, deve essere ripartita tra i destinatari in 5 quote annuali di pari importo, e in 4 quote annuali di pari importo per le spese a partire dal 1 gennaio 2022, all’interno dei limiti dell’imposta annuale conseguente alla dichiarazione dei redditi.

Un vantaggio importante è dato dalla possibilità di fruire di un contributo anticipato (sconto in fattura) o della cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

Quest’ultima può essere disposta in favore:
  • Fornitori dei beni e dei servizi, necessari alla realizzazione degli interventi;
  • Altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti);
  • Istituti di credito e intermediari finanziari.

Coloro che ricevono il credito possono a loro volta cederlo. In questo caso il contribuente deve procurarsi il visto di conformità e l’asseverazione tecnica.

interventi ammessi

Le detrazioni sono riconosciute per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2025, per le seguenti tipologie di interventi (c.d. “trainanti”):

  • Isolamento termico
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale su edifici unifamiliari o plurifamiliari indipendenti funzionalmente
  • Interventi antisismici

Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali.

  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e del Tuir).
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TUTTE LE ALTRE DETRAZIONI

Per coloro che non possiedono i requisiti per usufruire del Superbonus, continuano ad essere attive tutte le detrazioni che saranno in vigore fino al 31 dicembre 2025 (salvo proroghe) con percentuali agevolate.

Scopriamole nel dettaglio:

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.


L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
  • il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
  • l’installazione di pannelli solari
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Per interventi riconducibili a diverse tipologie agevolabili  si potrà fruire di ciascuna agevolazione, con una contabilizzazione distinta delle diverse spese sostenute (relative ai diversi interventi).

Interventi per la messa in sicurezza degli edifici, con detrazioni a partire dal 50% fino all’85%, da dividere in 5 quote annuali, su un tetto massimo di 96.000 euro, sino al 31 dicembre 2024.

 

Tuttavia, per interventi di adozione di misure antisismiche il decreto legge n. 63/2013 ha introdotto il “sisma bonus” con detrazione diverse a seconda del risultato ottenuto, zona in cui è costruito l’edificio, tipologia di immobile:

 

  • Per spese dal 1º gennaio 2022 al 31 dicembre 2024 è prevista una detrazione dal 50% fino ad un massimo dell’85% con un tetto massimo di massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, da ripartire in cinque quote annuali (elevata al 70 o 80%  con, 85% per lavori su parti comuni di condomini).
  • Detrazioni del 75 o 85% sul prezzo di acquisto di edifici demoliti e ricostruiti (fino a un massimo di 96.000 euro).

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 60% delle spese sostenute nel 2022, per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali.

 

Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

 

Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

 

Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, soggetti Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento.

 

Per gli interventi di restauro facciata di edifici in zona A o B (c.d. bonus facciate) che includono solo la pulitura o tinteggiatura esterna, si specifica che:

 

  • per lavori influenti dal punto di vista termico o che coinvolgono più del 10% della superficie disperdente lorda complessiva è necessario il rispetto dei “valori di trasmittanza termica”, l’APE e l’invio all’Enea (cfr. articolo 1, commi da 219 a 224, Legge 27 dicembre 2019), l’asseverazione del tecnico abilitato.
  • sono previste le detrazioni Irpef e Ires del 60%, senza limiti di spesa.

Il Bonus mobili ed elettrodomestici rientra all’interno del bonus ristrutturazione.

A partire dal 2022, la detrazione prevista è pari al 50% della spesa, da calcolarsi su un importo massimo di 10.000 euro (come previsto dalla Legge di Bilancio 2022).

Il bonus mobili verrà prorogato fino al 2024. La Legge di Bilancio 2022 ha raddoppiato il tetto massimo di spesa agevolabile portandolo alla soglia di 10.000 euro. 

Per applicare le nuove soglie, la ristrutturazione edilizia può anche essere iniziata dopo il primo gennaio 2022 ma le spese interessate sono quelle sostenute nel 2023. Il Bonus mobili ed elettrodomestici 2023 consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe almeno A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

È una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute dal 2020 al 2024 per i seguenti interventi:

  • Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

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