Comat e la scommessa del minibond “Pronti allo shopping nel fotovoltaico”

Da “La Stampa” del 17/01/2023 Comat S.E. Comat e la scommessa del minibond "Pronti allo shopping nel fotovoltaico"

Comat S.E. Comat e la scommessa del minibond "Pronti allo shopping nel fotovoltaico"

Comat e la scommessa del minibond “Pronti allo shopping nel fotovoltaico”

 

 

CLAUDIA LUISE

La Comat servizi Energetici cresce e lo fa con un minibond da 12 milioni di Unicredit e Cassa Depositi e Prestiti finalizzato alla realizzazione e l’installazione di impianti fotovoltaici e al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. La Comat è uno dei principali operatori italiani privati della gestione calore e del servizio energia (con 2.400 condomini gestiti) ed è identificata come una Energy Service Company nell’ambito dell’efficientamento energetico residenziale. La crisi energetica sta accelerando in modo esponenziale il processo di trasformazione del mercato dell’energia, spiega Federico Augusti, amministratore delegato di Comat – fino a ieri il tema preponderante era la migliore trasformazione possibile del vettore energetico. Oggi, invece, diventa centrale la generazione di energia da fonti rinnovabili. Quindi il processo verso l’elettrificazione dei consumi subirà un’accelerazione molto più forte di quello che si sarebbe potuto immaginare anche solo un anno fa». Comat, per questo motivo, sta “attrezzando” l’azienda in modo da poter trasformare l’attività.
«Abbiamo in corso un’acquisizione di una società che si occupa di installazioni di impianti fotovoltaici e nel cor- sodei prossimi mesi cercherò- so dei prossimi mesi cercheremo di farne altre. Il nostro scopo è comprare piccole e medie aziende che si occupano di installazione a supporto di ogni filiale operativa che abbiamo», aggiunge Augusti. La società torinese, oltre al capoluogo del Piemonte, è attiva soprattutto a Milano, Cuneo, Verona e Trento.
“Sempre più i nostri impianti avranno una componente generazione dal fotovoltaico che stiamo già implementando nei condomini che gestiamo. Con la normativa varata a dicembre potremo strutturare contratti di autoconsumo collettivo in ambito comunale: già in questo mese inizieremo a strutturare le prime comunità energetiche. Da quando è partito l’ecobonus abbiamo gestito circa 250 cantieri e quasi tutti prevedono un impianto». Inoltre, Comat fornirà impianti fotovoltaici per le imprese. “Faremo noi l’investimento e garantiremo alle aziende un prezzo di approvvigionamento dell’energia che consentirà loro di gestire le forniture in modo più razionale rispetto a quanto fatto negli ultimi mesi. Anche questi impianti – evidenzia Augusti – verranno messi in comunità energetica. Quindi le creeremo a contorno dei grandi impianti di autoproduzione che andremo a fare per le industrie».
Proprio per questo Comat sta assumendo ingegneri elettrici e sta cercando di acquisire anche studi di progettazione in ambito elettrico. «Nel prossimo futuro sarà importante avere le competenze interne per venire incontro a quello che sarà l’incremento esponenziale della richiesta da parte del mercato. Gestiamo migliaia di edifici in Italia, ci stiamo strutturando per non subappaltare un lavoro così importante», aggiunge l’amministratore delegato. Comat al momento conta oltre cento dipendenti e ha dieci filiali in tutta Italia. Dal 2018 a oggi ha assunto una quarantina di persone. «Abbiamo anche quadruplicato i fatturati e quintuplicato la marginalità. Abbiamo chiuso il 2022 con 90 milioni di fatturato e oltre 100 milioni di ricavi. Il volume di produzione degli impianti – conclude Augusti – supera i 180 milioni».